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Agricoltura 4.0: dai dati alla massima precisione

Cos’è un frutteto innovativo responsabile e come lo si sostiene con finanziamenti e formazione

di Lorenzo Donati

Oggi parliamo di agricoltura 4.0 perché all’aggiornamento tecnologico si è aggiunta la capacità di elaborazione dei dati, la possibilità di incrociare informazioni in tempo reale e intervenire all’istante per perfezionare l’irrigazione, verificare la qualità del suolo, proteggere le piante dagli eventi atmosferici… L’agricoltura 4.0 è precisione, sicurezza e tempestività.
Avere macchinari e processi all’avanguardia permette di ottimizzare la lavorazione della frutta, di ridurre gli scarti e gli sprechi; quello che è cambiato è nell’uso delle informazioni raccolte nella produzione e nei processi – sia dal campo che dal magazzino – per incrociarle, studiarle e fissare il percorso più giusto per il suolo, la pianta e di conseguenza il frutto.

Lavorare con i brand, con consorzi molto attenti alla razionalizzazione delle risorse e alla sostenibilità di filiera rende più facile lo studio e la messa in campo di tecniche e tecnologie innovative. I brand stessi impongono un approccio mirato e la collaborazione in gruppi di lavoro specialistici migliora il confronto tra tutti gli stakeholder e di conseguenza della filiera che coinvolge la produzione.

Il riconoscimento di Pink Lady a Granfrutta Zani per il Frutteto innovativo, ricevuto a fine 2022 dal socio Paolo Zoli e dal team tecnico di Zani, nasce da un percorso iniziato lavorando sul campo allo scopo di aumentare la qualità e gestire risorse e costi di produzione, più alti per questa varietà che al contempo ti può dare una remunerazione superiore. Investire in questa direzione è perciò vantaggioso per l’agricoltore.

Cosa c’è in un campo innovativo e più in generale dove c’è agricoltura 4.0?

  • Protezioni contro gelate ed eventi atmosferici – Reti; irrigazione antibrina; ventole antibrina… Sistemi in rete con il centro raccolta dati ambientali, capaci di allertare o attivarsi in autonomia alla presenza di determinati condizioni.
  • Sensoristica – Strumenti che rilevano e monitorano dati ambientali, del suolo, climatici, di crescita…
  • DSS ed elaborazione dei dati – Agglomerati e incrociati con altre analisi e risultati, i dati raccolti attraverso i sistemi di supporto alle decisioni diventano informazioni precise e puntuali, che in mano all’agricoltore/tecnico rendono sempre più preciso il suo intervento e possono attivare strumenti, macchinari o rimodulare i dosaggi dell’irrigazione ed in futuro molto altro.
  • Intelligenza artificiale – La raccolta capillare di tutte le informazioni di filiera in aggregati più grandi, dove contribuiscono tutti i produttori, permette un’elaborazione su larga scala e aumenta la precisione dell’informazione.

Con queste tecnologie, in tempo reale vado a ricercare nel suolo a diverse profondità per capire come si muove l’acqua, lo stato ambientale in cui si trova la mia radice e a che temperature del terreno trova le condizioni giuste per assimilare determinati nutrienti. La qualità di queste informazioni, assieme alle competenze tecniche, ci permette di intervenire nel momento e nel modo più opportuni, confrontandoci con i nostri risultati e con quelli degli altri produttori.
È un discorso di qualità di produzione ma soprattutto etico: l’acqua e il suolo sono risorse fondamentali e non dobbiamo dimenticarlo.

Massimizzare la produzione integrata, tecnica già ampiamente diffusa nel nostro territorio, è una mossa migliorativa e vincente per la conservazione del suolo: andiamo ad apportare ammendanti come compost o altri derivati di origine vegetale o animale che agiscono sulla struttura, la fertilità e la biodiversità del suolo, mettendo le piante nelle condizioni ideali per assorbire ciò di cui hanno più necessità in maniera equilibrata.
In tutto questo l’agricoltura 4.0 diventa fondamentale perché descrive quello che stai facendo e ti dà una misura delle operazioni per valutare i consumi, una quantificazione oggettiva, affinché non diventino sprechi o difficoltà e contribuiscano a migliorare il suolo, la pianta e di conseguenza la qualità del frutto.

FINANZIAMENTI e FORMAZIONE

Nell’agricoltura 4.0, finanziamenti e formazione sono le altre due colonne portanti del progresso tecnologico.
La necessita è di fornire prodotti e non prototipi e qui entra in campo la nostra ricerca in collaborazione con Università, aziende del territorio e tante altre società italiane ed estere con cui collaboriamo costantemente, confrontando e testando le tecniche e tecnologiche agronomiche atipiche o esterne che ci si presentano, migliorando o sostituendo quelle in uso e la sfida in questi anni è sempre stata il trasferire queste nuove competenze operative agli agricoltori, sostenendoli nel processo di aggiornamento e di finanziamento.
L’Ufficio Tecnico è un supporto fondamentale per i nostri soci assieme all’affiancamento nell’accesso ai finanziamenti privati e pubblici dove possibile, per poter alzare il livello di competenza tecnica e tecnologia in campo, e fare formazione continua interna.

In Granfrutta Zani è sempre stata posta attenzione ad avere attrezzature e macchinari all’avanguardia per migliorare i processi di lavorazione della frutta riducendo gli scarti e gli sprechi. A inizio anni 2000 siamo stati tra i primi a introdurre il sistema di tracciabilità completamente informatizzato e oggi la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale consentono e consentiranno, grazie alla gestione di tutte queste informazioni, miglioramenti continui dei processi produttivi grazie a indicatori su quelli che sono le problematiche sui frutti o le fasi più impattanti dal punto di vista energetico: informazioni che esprimono tutto ciò che succede nella realtà e ti aiutano a migliorarlo.
La stessa cosa la riesco a fare in campo, dimostrando i vantaggi e sostenendo gli agricoltori nell’aggiornamento tecnologico su sensoristica, macchinari e gestione del frutteto.

L’agricoltura 4.0 ci apre alla possibilità di avere dati oggettivi per estrapolare informazioni, elaborarle e fare bilanci di sostenibilità. È un approccio necessario dal punto di vista etico sociale, ambientale ed economico, dato il potenziale per azioni positive per il suolo, il frutto, il produttore e il consumatore.
Con le nostre tecniche e tecnologie preserviamo l’ambiente e ci interessa che sia in ottimo stato di salute.
Nostro obiettivo è preservare responsabilmente il territorio, il prodotto e di conseguenza produzione e consumatore. Questo aspetto è centrale nel nostro lavoro e si dimostra nell’impegno che poniamo sui prodotti e sull’intera filiera.

LORENZO DONATI – Classe 1990, Lorenzo Donati è in Granfrutta Zani dal 2014 dove lavora nell’Ufficio Tecnico Qualità, occupandosi di sviluppo e innovazione dalla campagna al magazzino. In particolare si occupa di progetti innovativi, macchinari e digitalizzazione per l’ottimizzazione dei processi e il miglioramento della filiera produttiva.

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