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Contributi OCM: incentivi per aziende agricole tramite l’O.P.

Le opportunità dedicata esclusivamente alle aziende associate

di Giusi Ricci ed Elisa Minardi

Con Organizzazione Comune di Mercato (OCM) si fa riferimento all’insieme di norme che disciplinano la gestione dei mercati agricoli, la commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché le esportazioni e le importazioni dell’UE.
Al suo interno rientra anche la disciplina dei contributi europei OCM destinati alle Organizzazione di produttori dell’ortofrutta, messi a disposizione per il raggiungimento degli obiettivi della Politica agricola comune (PAC) – in particolare stabilizzare i mercati, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola e accrescere la produttività dell’agricoltura.

COSA FA L’UFFICIO OCM PER I SOCI

Lo scopo dell’Ufficio OCM è la gestione dei contributi europei per l’O.P. Granfrutta Zani.
L’Ufficio raccoglie tutte le normative e le informazioni relative ai finanziamenti OCM accessibili ai Soci dell’O.P., le analizza in collaborazione con consulenti del settore e le comunica alle aziende associate in modo da rendere possibile la via di accesso ai contributi europei.

Per i nostri Soci ricevere tali comunicazioni con puntualità e chiarezza è fondamentale per apprendere di poter beneficiare di investimenti utili al miglioramento dei frutteti per mezzo, ad esempio, della realizzazione di impianti antigrandine, impianti antibrina e di tecniche colturali volte al miglioramento ambientale in accordo alle disposizioni della Politica agricola comune e il territorio.

L’Ufficio OCM è così a disposizione per:

_ affiancare i Soci nella spiegazione della tipologia di investimento e costruire insieme a loro progetti di imprenditorialità. Le responsabili dell’Ufficio li supportano nell’analizzare la loro idea di azienda e il miglior piano di investimento che possa ottimizzare la gestione dei contributi. A volte si tratta di un percorso da costruire insieme che può durare anni, in cui il Socio trova in noi un appoggio forte, qualificato e a lungo termine;

_ accogliere le richieste di accesso ai finanziamenti anno per anno, così da poter fare un’analisi previsionale utile a distribuire i contributi a tutti i richiedenti che hanno fatto domanda per tempo. Con l’erogazione delle liquidità che arrivano dall’Unione europea, Granfrutta Zani si attiva infatti per soddisfare le richieste della base Sociale, coordinando un sistema di natura paritaria dove tutti i richiedenti percepiscono la stessa quota;

_ raccogliere documenti, preventivi e fatture dei lavori ultimati e saldati, per completare le richieste e predisporre le pratiche, gestendo tutti gli aspetti burocratici. In questo modo i Soci sono totalmente supportati nell’affrontare queste incombenze. Il referente di tutte le pratiche di contributo OCM presentate è l’O.P.

I FINANZIAMENTI RACCOLTI PER I SOCI NEL 2022

I benefici ottenuti dagli agricoltori soltanto nello scorso anno grazie all’attività dell’Ufficio OCM di Granfrutta Zani si possono riassumere con qualche numero che, per quanto grande o piccolo possa sembrare, evidenzia un importante progresso verso la salvaguardia di reddito, produzioni e territorio:

  • ottenimento dall’Unione europea di un fondo spese per la base Sociale pari a 3,2 milioni di euro, divenuti poi 3,8 milioni, distribuiti tra i Soci grazie all’ulteriore contributo versato dalla nostra Organizzazione di Produttori che concorre a sua volta al fondo spese;
  • tra tutti i Soci sono stati finanziati il 95% (+6% dal 2021) della superficie sugli ettari complessivi per la realizzazione di nuovi impianti colturali;
  • di questi, il 50% degli ettari è stato finanziato per la realizzazione di strutture antigrandine;
  • nel 22% della superficie è stato realizzato un impianto di protezione antibrina;
  • il 12% è stata protetta con reti antinsetto;
  • il 12% ha beneficiato della realizzazione di strutture antipioggia

Per i nostri Soci, i finanziamenti europei sono un importante opportunità per la loro attività agricola.
L’Ufficio OCM è il mezzo per affiancare i nostri Soci all’accesso di questi contributi.

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GIUSI RICCI ed ELISA MINARDI – Entrate in Granfrutta Zani rispettivamente nel 2010 e nel 2014, sono le due Responsabili dell’Ufficio OCM della cooperativa.

Campo dei soci Granfrutta Zani coltivato a Pink Lady

Meteorologia e la lista delle varietà più adatte

La scelta varietale in base ai cambiamenti climatici. Come l’Ufficio Tecnico sostiene e tutela l’attività dei Soci Granfrutta Zani

di Enrico Foschini

Campo dei soci Granfrutta Zani coltivato a Pink Lady

Uno degli strumenti che la Cooperativa Granfrutta Zani mette a disposizione dei suoi Soci è una lista – aggiornata e distribuita annualmente nella seconda parte dell’estate – dove sono indicate le varietà delle piante da frutto con le migliori caratteristiche per produttività, qualità e adattamento alle condizioni climatiche dell’areale. Una lista che alla proposta delle varietà più performanti affianca gli strumenti necessari per la tutela del frutteto.

In questi ultimi anni il clima è uno dei fattori di rischio più pericolosi per l’andamento delle stagioni agricole. Il cambiamento climatico lo percepiamo giorno per giorno e tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione ne dimostrano la progressione, con temperature sovente sopra la media e una diversa, e talvolta estrema, distribuzione delle precipitazioni.
Compito della Cooperativa è supportare i Soci produttori nelle scelte più efficienti e l’aggiornamento della lista varietale è uno degli strumenti chiave, perché oltre a informare sulla scelta delle coltivazioni, offre supporto decisionale per la corretta gestione del frutteto.

AGRICOLTURA E METEOROLOGIA

Quando in agricoltura si parla di meteorologia si possono individuare tre livelli di analisi indispensabili:

  • il primo è relativo alle condizioni meteorologiche di breve periodo e serve per trarre indicazioni utili, per esempio, sul quando svolgere i trattamenti o sul se e quanto irrigare;
  • il secondo insiste sul lungo periodo e analizza il clima dell’areale, le sue caratteristiche di piovosità e temperatura in funzione del sano sviluppo della pianta e della sua fruttificazione;
  • il terzo individua le soluzioni più efficienti per difendere il frutteto dalle avversità metereologiche più estreme e potenzialmente devastanti, quali gelate e grandine.

Con le condizioni climatiche degli ultimi anni è tutto diventato più complicato in agricoltura e diventa quindi fondamentale un servizio di supporto alle decisioni sia sulla scelta varietale che sugli strumenti di protezione delle piante e dei loro frutti.
La lista varietale è uno degli studi che annualmente l’Ufficio tecnico della Cooperativa Granfrutta Zani aggiorna e promuove per condividerne i risultati con i suoi Soci.
Di pari passo si svolge l’analisi sugli strumenti di tutela del frutteto più importanti: si va dalla sensoristica di supporto alla gestione del campo, fino all’installazione di reti e altri mezzi di difesa dalle condizioni climatiche più pericolose, come ad esempio impianti antibrina.

La lista è la sintesi operativa degli studi pedoclimatici, delle performance qualitative e produttive delle varietà, dell’efficienza degli strumenti di difesa del campo e tutela del suolo.
Sono da qui promosse le migliori varietà e le relative tecniche e tecnologie di gestione del frutteto.

È attraverso questi strumenti – e all’Ufficio OCM che coordina l’accesso ai finanziamenti – che la Cooperativa si affianca ai suoi Soci, sapendo individuare il percorso giusto, votato alla qualità del frutto e alla redditività del frutteto.

Stazione meteorologica

 

ENRICO FOSCHINI – Entrato in Granfrutta Zani nel 2009 all’età di 24 anni, Foschini ha iniziato a lavorare come Tecnico di campagna in affiancamento a Giuliano Donati. Nel 2011 è diventato Responsabile dell’Ufficio Qualità, occupandosi di sicurezza alimentare, di visite ispettive e del rapporto con i clienti per le produzioni a marchio.

Articoli di Enrico Foschini

All’altezza di ogni visita ispettiva

L’estate di pesche, susine e Gilda

Coperto il mercato italiano, il calo di produzione causato dal maltempo si è fatto sentire sull’export. Ma ci sono importanti novità

di Antonio Zani

Pesche di qualità e piena risposta al mercato italiano sono i primi risultati del bilancio sulla stagione estiva 2023.
Con coltivazioni vessate in Romagna da gelate, pioggia e vento, i primi raccolti dell’estate hanno registrato una produttività inferiore alle attese che ha minato la fornitura di calibri piccoli per l’estero.

Le notizie positive sono arrivate nel pieno della stagione calda, dove una buona prestazione delle pesche ha fornito frutti di qualità e dal calibro importante, perfettamente in linea con le esigenze del mercato italiano.
Mercato che siamo stati in grado di soddisfare al 100% nonostante la stagione sia iniziata all’insegna delle avversità per le coltivazioni romagnole.

In questo momento sono a pieno regime le lavorazioni delle susine Metis: la rotazione veloce vede i nostri stabilimenti perfettamente in linea tra prodotto in entrata e in uscita. Questo porta sui banchi frutti appena raccolti di prima qualità, dall’ottima tenuta e coi calibri medio-grossi privilegiati dal mercato italiano.

CAPITOLO GILDA

Uno dei più importanti risultati dell’estate porta il nome Gilda, nettarina a polpa bianca con striature rosse, raccolta quest’anno in calibri A e AA, che ci permettono di soddisfare le richieste di un mercato italiano di alta gamma. Gilda si caratterizza per l’aromaticità, l’elevato grado Brix e un’acidità equilibrata agli zuccheri.

La raccolta delle Gilda procederà fino al termine di settembre e al momento sono tre sono le tipologie di packaging a disposizione: vassoio da 4 frutti da 500 grammi, vassoio da 4 frutti da 600 grammi e 4 frutti da 750 grammi.

Antonio Zani - Pink Lady

ANTONIO ZANI – Nato nel 1994, dal 2019 lavora nell’Ufficio commerciale Italia di Granfrutta Zani.
Si è diplomato all’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Scarabelli” di Imola, conseguendo poi la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, indirizzo Economico, cui ha fatto seguito un periodo di lavoro all’estero in ambito ortofrutticolo, per consolidare la conoscenza nel settore e della lingua inglese e spagnola.
Per Granfrutta Zani segue i clienti della Gdo italiana e i mercati tradizionali al dettaglio.

Altri articoli

Pink Lady, raccolto stimato in oltre 50mila quintali

Bilancio 2022/23: qualità e strategia

I dati in crescita confermano la bontà di un percorso basato su studio delle varietà, aggiornamento e certificazioni di processo e prodotto

Stiamo per terminare un quadriennio che si è caratterizzato per una serie di eventi molto impattanti sulla vita sociale di ognuno di noi e in particolare sull’attività produttiva degli agricoltori, specialmente di chi si occupa di frutticoltura. Come amministratori non potevamo aspettare e sperare che il momento tornasse favorevole, ma abbiamo portato avanti l’aggiornamento strategico e tecnologico necessario per far fronte a un futuro che propone continuamente nuove sfide e impone di essere al passo con l’ammodernamento tecnologico per salvaguardare la competitività della cooperativa.

Osservando il Bilancio di esercizio 2022/2023, ciò che emerge con evidenza è il risultato conseguito verso la Grande distribuzione italiana ed estera, un dato che premia gli sforzi dei continui miglioramenti realizzati negli anni sul versante della produzione (riconversioni e innovazioni varietali, adozione di tecniche di produzione rispettose dell’ambiente e della salute, crescenti quantitativi di produzioni certificate secondo standard di qualità riconosciuti quali Globalgap Grasp), e della gestione del prodotto nelle fasi di post-raccolta (adozione di sistemi di qualità certificati quali BRC, azione di autocontrollo delle produzioni, gestione della logistica, ecc..).
Questa strategia di sviluppo e commercializzazione ha rafforzato l’affidabilità della cooperativa, consentendole di divenire fornitore delle principali insegne della G.D. e G.D.O. italiana ed estera.

Brand, certificazioni, formazione e aggiornamento tecnologico richiedono un impegno aggiuntivo per i produttori, già fortemente sollecitati da ciò che significa lavorare in agricoltura. Tuttavia l’adeguamento degli standard produttivi ha contribuito ad alzare il livello di salute e sicurezza del lavoro nelle aziende agricole, della sicurezza alimentare delle derrate prodotte e delle buone pratiche agronomiche e sociali.

I DATI

Le vendite interne sul mercato nazionale valgono in termini di fatturato circa il 55% del totale, mentre le vendite sul mercato estero si attestano al 45% con preferenza accordata al continente europeo 43,5% ed il restante 1,5% destinato a paesi dell’oltre mare. Si evidenzia la positiva performance dell’export, che passa dal 40% del 2021/22 al 45% del 2022/23.

L’export ha avuto come destinazione ben 45 nazioni, con il 65% del fatturato da export realizzato con Germania, Regno Unito e i Paesi Scandinavi. In particolare il mercato britannico fa registrare un incremento di oltre il 60% delle quantità collocate rispetto al precedente esercizio. Il dato positivo, in un’ottica di fidelizzazione dei clienti, è da mettere in relazione sia alle quote di mercato liberatesi in conseguenza del minor export spagnolo di drupacee colpite dalle gelate primaverili, sia in relazione alla disponibilità di referenze della cooperativa che incontrano particolare favore da parte del mercato inglese, quali le susine del gruppo “Metis”.
Questo dimostra l’importanza dell’operatività della cooperativa sul fronte commerciale e delle politiche legate alla produzione di frutta di alta qualità, certificata e coltivata secondo i protocolli dei diversi brand.

Dopo due campagne (2020 e 2021) caratterizzate da forti deficit produttivi causa gelate tardive, in termini quantitativi il 2022 vede i volumi rientrare nella norma; nell’esercizio sono stati complessivamente commercializzati oltre 90.000 tonnellate, in aumento rispetto ai precedenti esercizi 2020 e 2021 del 27% e 22%, e sostanzialmente in linea con quelli del 2019.

Se si raffrontano gli importi medi liquidati con quelli del 2019/20, campagna similare per quantitativi, il dato che emerge è un marcato incremento del liquidato per il comparto delle fragole +34% e della frutta estiva + 67%, e un dato pressoché invariato per la frutta autunnale e invernale.

L’esito del bilancio è positivo perché vede premiati gli orientamenti di sviluppo che la cooperativa porta avanti al fianco dei suoi soci:

  • Sicurezza alimentare
  • Formazione e sicurezza dei lavoratori
  • Aggiornamento tecnologico
  • Aggiornamento tecnico-agronomico
  • Analisi e contrasto delle avversità
  • Certificazioni
  • Rispetto dell’ambiente e della biodiversità

Gli investimenti e le competenze della cooperativa tutelano e valorizzano il prodotto, ponendosi doverosamente al fianco dei Soci produttori per dare solidità all’intera filiera: un risultato sostenibile solo con la qualità e una strategia commerciale capace di indirizzare la produzione verso i mercati più remunerativi.

È doveroso da parte mia e a nome dei consiglieri esprimere un ringraziamento a tutti i Soci che hanno confermato la fiducia al nuovo CDA della cooperativa e al collegio sindacale. Quest’ultimo ha visto un cambio alla presidenza con il dottor Michele Gagliardi che ringraziamo per il lavoro svolto nei due mandati portati a termine, che lascia la carica al nuovo presidente dottor Alberto Piombo che saluto e al quale porgo i migliori auguri di benvenuto.
In fine ringrazio personalmente il consiglio di amministrazione per avermi riconfermato con la carica di legale rappresentante.

GIULIANO DONATI – Nato nel marzo del 1960, è stato eletto presidente di Granfrutta Zani nel 2020, incarico riconfermato nel 2023. Con l’azienda che conduce insieme alla sorella Rossella, dal 2005 è socio della cooperativa. Per Granfrutta Zani è stato per circa 15 anni responsabile tecnico agronomico, applicandosi primariamente alla produzione integrata e al contenimento dell’impatto ambientale delle tecniche di coltivazione.

Articoli di Giuliano Donati

Sperimentazione in agricoltura: percorsi e risultati

L’operato dei tecnici sulle nuove varietà e i sistemi di controllo e gestione del frutteto. Tra i prossimi traguardi tre splendide susine

di Giuliano Donati

L’osservazione è la principale capacità da mettere in campo quando si fa ricerca in ambito agricolo; che sia varietale o tecnologica, la sperimentazione deve sistematicamente sapere comprendere il rapporto tra la teoria e il comportamento di piante e frutti in natura, una relazione che non si può forzare e su cui vanno vagliati tutti i percorsi di sviluppo. La natura richiede il suo tempo e chi vive la campagna sa bene che questo rapporto va studiato attentamente e soprattutto rispettato.

Nell’ufficio tecnico di Granfrutta Zani si possono definire due macroaree di sperimentazione in ambito agricolo:

  • Varietale
  • Tecnologica

Entrambe hanno un fondamentale punto in comune: il tempo dell’osservazione, adeguatamente definito per raccogliere quanti più dati possibili al fine di promuovere solo i migliori risultati. Osservazione portata avanti nei campi sperimentali messi a disposizione per un’analisi diretta e personale sulla qualità della frutta e delle tecnologie di campo.

RICERCA VARIETALE

In Granfrutta Zani la sperimentazione in ambito varietale si compie nell’analisi della resa delle nuove varietà. Non facciamo incrocio o moltiplicazioni, nostro compito è il rilievo delle qualità dei nuovi frutti (calibro, peso, durezza, brix…) per una valutazione del gusto e dell’efficienza produttiva. L’introduzione di nuove varietà trova ragione nella capacità delle coltivazioni di garantire alta qualità di gusto e di resa. Misuriamo insomma il valore del prodotto e le performance della produzione, con particolare attenzione alla resistenza e minor sensibilità contro malattie che possano minare la sicurezza e la salute delle colture e dell’ambiente di lavoro dei nostri produttori.

Un fronte della sperimentazione varietale è dunque sulla valutazione degli incroci proposti, mentre un altro campo di indagine è sull’adattamento al nostro bacino di produzione di varietà commerciali e pre-commerciali coltivate in altre zone del mondo.

SPERIMENTAZIONE TECNOLOGICA

Nei frutteti di nuova generazione, molto del lavoro viene fatto sull’applicabilità di sonde o supporti di intelligenza artificiale per le decisioni da prendere nella gestione agronomica e fitosanitaria del campo. Si fanno prove su frazioni di appezzamento, attraverso cui valutiamo come gestire e mettere a sistema i macchinari e definire i momenti migliori per procedere con le diverse lavorazioni.

Lo sviluppo tecnologico si fonda sulla presenza di strumenti di analisi e di intervento, dispositivi capaci di monitorare le condizioni ambientali e le caratteristiche del suolo, e di calibrare di conseguenze gli interventi da effettuare per la salute della coltivazione e la qualità dei frutti.

In questo senso saper individuare i percorsi migliori è un vantaggio fondamentale e compito dell’ufficio tecnico di Granfrutta Zani è proprio questo: misurare l’efficacia di questi sistemi e farsi portavoce presso i soci delle soluzioni disponibili.

NUOVI RISULTATI

Tempo e assaggio. Lavorare nel campo della sperimentazione significa osservare l’evoluzione di piante e frutti, e assaggiare la qualità del prodotto.
Dopo opportuno tempo di indagine, che normalmente dura almeno 3 anni di produzione normale, siamo in questi mesi giunti alla promozione di tre nuove varietà di susine europee, incredibilmente soddisfacenti per gusto e produttività. Ora l’analisi è sulla capacità di conservazione del prodotto ma sono più che ottimistiche le considerazioni sul valore di queste varietà.

L’apertura alle nuove varietà e la capacità di indagine sui loro frutti è un processo fondamentale per la crescita della cooperativa. Dalle nuove potenziali varietà, ricerchiamo essenzialmente il gusto con aromi, dolcezza e croccantezza, la produttività ed omogeneità di produzione al fine di abbassare i costi di produzione dei nostri Soci e garantire reddito.
Contestualmente cerchiamo di introdurre nuove varietà con resistenza o tolleranza alle principali patologie.

GIULIANO DONATI – Nato nel marzo del 1960, è stato eletto presidente di Granfrutta Zani nel 2020. Con l’azienda che conduce insieme alla sorella Rossella, dal 2005 è socio della cooperativa. Per Granfrutta Zani è stato per circa 15 anni responsabile tecnico agronomico e dello sviluppo varietale, applicandosi primariamente alla produzione integrata e al contenimento dell’impatto ambientale delle coltivazioni.

CON IL SUD, QUALITÀ E QUANTITÀ SEMPRE DISPONIBILI

Dopo un positivo bilancio per le produzioni di kiwi, i conferimenti dal Sud Italia integrano le produzioni romagnole colpite dagli eventi metereologici

di Alfredo Errani

Il Sud Italia è un fondamentale riferimento per la proposta di Granfrutta Zani. Sin dagli anni ’80 del secolo scorso, l’obiettivo di questa apertura è stato quello di integrare l’offerta di frutta romagnola con produzioni in grado di anticipare la disponibilità di certe varietà, consentendo alla cooperativa di vantare un più lungo calendario della sua offerta.
Il coinvolgimento di soci e fornitori del Sud Italia si dimostra un vantaggio fondamentale anche per la capacità di sopperire ai cali di produzione causati in Romagna da gelate, grandinate e in ultimo dagli episodi alluvionali che hanno interessato le nostre campagne nel mese di maggio.

Un buon coordinamento dell’attività produttiva e di commercializzazione consente così alla cooperativa di salvaguardare e valorizzare la sua offerta di frutta e di tutti i suoi soci produttori.

ANDAMENTO ANNATA 2022/2023

Un primo bilancio di questo 2023 parte dalla liquidazione della stagione autunnale-invernale: il conferimento di kiwi dal Sud Italia ha portato notevole soddisfazione ai produttori, la cui pessimistica previsione iniziale ha visto invece un’interessante monetizzazione del lavoro svolto, grazie alla capacità della cooperativa di distribuire con puntuale strategia il prodotto conferito, in modo da valorizzarne al massimo la produzione.

Osservando invece l’inizio della stagione estiva, le aspettative sono alte nonostante previsioni di quantità inferiori rispetto al passato.
Se Lazio, Campania e Calabria sono gli orizzonti di approvvigionamento del kiwi, Basilicata, Campania, Puglia e Abruzzo sono le principali Regioni cui guarda Granfrutta Zani per fragole, pesche, nettarine, pesche piatte, albicocche, cocomeri e susine. Frutti che, come detto, oltre ad anticipare le disponibilità della cooperativa, contribuiscono a sostenere un’offerta vessata quest’anno dagli effetti degli eventi metereologici che hanno colpito la Romagna.

IN ARRIVO E IN LAVORAZIONE

Dal Sud Italia sono già arrivate negli stabilimenti di lavorazione Granfrutta Zani le pesche piatte, le pesche e le nettarine e siamo in procinto di ricevere le nuovissime susine dall’ottimo gusto.
Sta volgendo al termine il periodo delle produzioni precoci ed è in conferimento la frutta romagnola. Produzioni nostrane che a causa dei fenomeni metereologici dei primi 5 mesi dell’anno troveranno ancora nel Sud Italia un importante sostegno per garantire a Granfrutta Zani la sua offerta di qualità e quantità.

ALFREDO ERRANI – Entrato in Granfrutta Zani nel 1988 all’età di 24 anni, è oggi Responsabile acquisti della cooperativa e Responsabile gestione magazzini del Centro-Sud Italia.

Articoli di Alfredo Errani

Orizzonte Sud: fragole e kiwi nella crescita di Granfrutta Zani

Lo stato delle coltivazioni dopo l’alluvione

L’indagine dei tecnici della cooperativa sui campi dei soci colpiti dall’esondazione dei fiumi e dagli allagamenti

di Domenico Gallegati

L’asfissia radicale è il primo pericolo in cui incorrono le piante da frutto quando è ostacolata la naturale traspirazione del suolo. Gli allagamenti avvenuti in Romagna nei primi di maggio hanno interessato ampie porzioni di campagna destinata all’agricoltura e la perdurante presenza di acqua e di limo ha stressato, per alcune colture irrimediabilmente, l’attività vegetativa delle piante.

L’unicità dell’evento atmosferico e delle sue conseguenze ci ha visti all’opera in una situazione inedita, senza procedure da “manuale” – caso mai ne esistessero in agricoltura – con cui intervenire.
Abbiamo seguito il buon senso, cercando innanzitutto di limitare i danni e di confrontarci con agronomi e botanici specializzati in questo genere di condizioni ambientali, definendo linee guida operative.
Oggi, a un mese dalla seconda devastante alluvione, nelle coltivazioni dei soci è possibile descrivere un quadro di insieme migliore rispetto a quanto temuto nei giorni immediatamente precedenti. Per alcune aziende agricole, soprattutto le più vicine al corso dei fiumi, l’esondazione è stata devastante, danneggiando strutture, mezzi di lavoro e impianti, ma in generale la tenuta delle piante risulta perlopiù positiva e migliore rispetto alle prime considerazioni a caldo.

Dopo una prima ricognizione immediatamente successiva all’alluvione, la priorità è stata quella di non aggravare la situazione, preoccupandoci innanzitutto di ripristinare, ove possibile, la rete idrica scolante, evitando interventi “pesanti” che potessero peggiorare lo stato di compattamento del suolo: una condizione che, al pari della presenza di limo, riduce l’evaporazione dell’acqua dal terreno.

Per migliorare la capacità di osservazione del suolo e delle condizioni post alluvione, abbiamo inoltre effettuato carotaggi in profondità per valutare la quantità di acqua presente nel terreno e, anche dove la sommersione dei campi si è prolungata per giorni, le condizioni sono più che confortanti.
Abbiamo atteso così gli eventi, trovando a oggi un’analisi dei danni al momento moderatamente ottimistica.

La sintomatologia dell’asfissia radicale presenta un generale deperimento della parte aerea, con forte appassimento delle foglie. Difetti che, a distanza di un mese, dovrebbero essere evidenti e che per fortuna abbiamo riscontrato limitatamente e nelle zone dove la vicinanza dei fiumi ha reso più intensa e violenta la portata dell’esondazione.
È ancora presto per tirare le somme, data l’eccezionalità degli eventi occorsi ma, a oggi, la speranza è quella che la conclusione possa essere positiva per la grande maggioranza degli impianti frutticoli.

DOMENICO GALLEGATI – Tecnico agricolo in Granfrutta Zani.

Solo qualità premium per la penisola arabica

Il Macfrut conferma i buoni rapporti della cooperativa con il Medio Oriente, attento al prezzo e alla frutta migliore

Di Enrico Silighini

Avviato circa una decina di anni fa, il mercato con i paesi della penisola arabica si conferma un interessante sbocco commerciale, dove è possibile consolidare quote di mercato grazie a un lungo calendario di disponibilità e a frutta di qualità di premium.
Il Macfrut di Rimini, tenutosi a inizio maggio 2023, ha visto una buona affluenza di compratori dal Medio Oriente, referenti dei territori d’Oman, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita.

Si tratta di un mercato molto competitivo, interessato soprattutto a mele, kiwi e prodotti premium quali nettarine e Metis, esportate solo per via aerea.
Paesi concorrenti all’Italia sono la Polonia, Serbia e Moldavia per quanto riguarda le mele, e la Grecia e l’Iran per i kiwi. L’influenza delle loro produzioni è forte soprattutto nel periodo centrale della stagione e per ampliare il nostro mercato in questa parte di mondo risulta necessario proporre frutta di alta qualità e un calendario delle disponibilità capace di garantire un’offerta di lungo periodo, sfruttando la nostra capacità di stoccaggio e conservazione del prodotto.

Mele del gruppo Gala e Granny Smith sono le varietà preferite dai mercati del Medio Oriente, verso cui, di recente, abbiamo inviato campionature allo scopo di aprire le porte dell’export anche alle mele Joya.
Le mele destinate alla Penisola Arabica sono coltivate in Romagna e Veneto.

Hayward è invece la varietà di kiwi più commerciata in questo spicchio di mondo, con produzioni affidate ai soci della Romagna e del centro-sud Italia.

L’affluenza di compratoti al Macfrut fa presagire un buon interesse verso il nostro Paese; il mercato arabo è un mercato interessante, dove è importante essere aggressivi nella fase iniziale, conservativi nel pieno della stagione e intensi nel finale, in modo da poter offrire al meglio il nostro prodotto, valorizzandone la qualità con un prezzo adeguato.

ENRICO SILIGHINI – Nato nel 1966, è entrato in Granfrutta Zani nel 2013 come Responsabile dell’Ufficio commerciale estero. Una vita sempre spesa nel settore ortofrutticolo e che ora lo vede coordinatore dell’Ufficio commerciale estero, dove segue inoltre i mercati di Germania, Svizzera e Austria.

ROMAGNA: ALLUVIONE E AGRICOLTURA

Tavolo tecnico in Granfrutta Zani per la salvaguardia dei frutteti colpiti dalle esondazioni di inizio maggio

Di Enrico Foschini e Riccardo Martinelli

I due eventi metereologici estremi che hanno colpito la Romagna nei primi 16 giorni del maggio 2023 hanno avuto una portata capace di raggiungere in alcuni punti dell’Appennino i 600 litri per metro quadrato. Un evento eccezionale e unico nel territorio che mai ha dovuto affrontare le conseguenze di un’alluvione tanto devastante. Questo ha portato gli agricoltori a trovare soluzioni inedite; la Romagna è infatti attrezzata per far fronte ad altre emergenze, si pensi alle gelate, e mai ha dovuto affrontare le conseguenze di una campagna che per giorni si è trasformata in lago.

Per individuare le soluzioni con cui ripristinare l’attività frutticola dei nostri soci colpiti dall’alluvione, insieme a Rinova, ente di coordinamento, ricerca e sviluppo tecnologico, come Granfrutta Zani abbiamo partecipato a un tavolo tecnico cui hanno preso parte docenti universitari di agraria, biochimica, fisiologia ed i referenti di ITER e CER. Questo per inquadrare le esigenze delle piante da frutto cui far immediatamente fronte.

Sono quattro gli ordini di problemi che hanno riguardato l’area agricola della Romagna a seguito dell’alluvione:

  • gli allagamenti che per giorni hanno interessato gli areali di coltivazione
  • il limo rimasto sul suolo dopo il ritiro delle acque
  • la potenziale propagazione di determinati funghi al suolo e sulla chioma
  • le frane che hanno isolato intere aziende.

Se le centinaia di smottamenti hanno reso inaccessibili alcune coltivazioni collinari, laddove è stato possibile intervenire si è agito con una priorità: ridare alle piante e alle loro radici la possibilità di tornare a respirare. L’asfissia radicale è infatti il primo dei problemi da risolvere per ridurre i danni ai frutteti e conservarne la produttività.
Sgrondare l’acqua per far tornare a respirare le radici è stato dunque il primo fondamentale passo verso il ripristino della normalità; procedure compiute stando attenti alle conseguenze di ogni intervento per evitare di arrecare ulteriori danni alle coltivazioni, come per esempio il compattamento del terreno, condizione che al pari dell’allagamento priva gli apparati radicali della necessaria quota di ossigeno.

Stesso ordine di problemi è dato dalla presenza di limo sul suolo: uno strato capace di asciugarsi velocemente e di diventare un manto impermeabile sul terreno, in grado di bloccare l’evaporazione dell’acqua dal suolo e la sua futura penetrazione.
Anche in questo caso, le tecniche di intervento per la rimozione del limo devono essere messe in campo considerando anche le loro possibili conseguenze.
Come detto prima, l’assenza di precedenti ha imposto soluzioni caso per caso, con le prossime settimane che ci permetteranno di capire la reale portata dei danni alle coltivazioni.

A queste prime evidenti cause delle alluvioni si aggiungono le possibili aggressioni fungine, mosse da miceti quali Armillaria e Phytophthora che nell’acqua trovano un ideale mezzo di propagazione. Basta infatti che uno di questi funghi fosse presente nelle radici di una sola pianta, per correre il rischio di ulteriore diffusione nel frutteto.
Anche in questo caso è prematuro effettuare una stima dei danni o anche solo una ricognizione sullo stato di salute delle piante.
Con l’alluvione, il terreno si è impoverito di molti dei microorganismi che lo costituiscono, impoverendolo così dalle sue funzioni biologiche e, per questo motivo, i funghi patogeni potrebbero trovare condizioni ideali allo sviluppo.
La Phytophthora colpisce per lo più le pomacee e può attaccare sia le piante che, molto raramente, i frutti. La sua presenza la si riconosce osservando l’imbrunimento della corteccia del colletto. Questo fungo si manifesta infatti con danni nel segmento di fusto appena sopra e sotto il livello del suolo.
L’Armillaria interessa invece con maggior frequenza le drupacee e causa una progressiva marcescenza dell’apparato radicale.

L’assenza di precedenti storici in Romagna ha reso necessario un approccio sperimentale, basato sull’urgenza dell’intervento e la salvaguardia delle colture.
Lo stretto collegamento degli ambienti universitari e specialistici ai nostri tecnici, ha permesso una veloce sintesi su quelle che sarebbero dovute essere le prime pratiche da mettere in campo dopo l’alluvione. I prossimi mesi saranno fondamentali per capire la reazione delle piante da frutto e la loro capacità di conservare produttività per i prossimi anni.

ALLUVIONE, COOPERATIVA IN CAMPO

I TECNICI DI Granfrutta Zani in ricognizione sui campi DEI SOCI allagati o colpiti dalle frane

Giuliano Donati – presidente O.P. Granfrutta Zani

Alessandro Zani – amministratore delegato O.P. Granfrutta Zani

Le immagini sono sotto gli occhi di tutti: nelle nostre campagne, i tanti colpiti dall’alluvione o si trovano con campi e aziende allagate, o sono impossibilitati a raggiungere le proprie attività poiché isolate dalle frane.
Non servono molte parole per descrivere la drammatica situazione creata dall’alluvione dei giorni scorsi in Romagna perché le conseguenze sono evidenti.

Dopo le gelate di aprile e alcune grandinate che a seguire hanno colpito le varie colture, si sono verificate piogge in rapida successione che in alcuni punti dell’alto Appennino hanno sfiorato i 600 mm sommando gli episodi pluviometrici da inizio maggio.
Questi eventi climatici estremi hanno fatto in modo che si verificassero allagamenti eccezionali per molti chilometri quadrati di territorio romagnolo, determinando condizioni straordinarie di emergenza con danni alle coltivazioni, alle attrezzature, alle case e, fatto ancor più grave, alle persone.

È in questi momenti che trova ancora più senso l’appartenere a una cooperativa, con la forza del gruppo messa a disposizione dei singoli.
Come cooperativa Granfrutta Zani abbiamo al momento impostato il nostro intervento su due direttrici: la ricognizione dei danni che interessano le aziende dei nostri Soci e la ricerca, su ogni livello, di tutti gli aiuti tecnici e di finanziamento per rimetterci in carreggiata e ripartire.

I nostri tecnici sono all’opera sin dal primo giorno post alluvione per uno screening delle aziende colpite da allagamenti e smottamenti. Entro la fine di questa settimana chiuderemo la nostra ricognizione per poter avere una prima stima dei danni e degli interventi necessari per il ripristino della normalità nella conduzione dei frutteti.
Questa prima analisi non può che essere parziale. Le coltivazioni allagate mostreranno infatti solo nelle prossime settimane gli eventuali danni da asfissia radicale, considerando che alcune delle aziende del nostro territorio sono state allagate due volte negli ultimi 15 giorni.
A tutto ciò si aggiunge la difesa fitosanitaria: quando c’è tanta pioggia, la sensibilità delle piante a certi attacchi fungini è superiore.

Le strutture della cooperativa si sono già rimesse in moto nella loro attività. Senza esitare, ci siamo inoltre attivati fin dal primo evento alluvionale di inizio maggio per sollecitare le istituzioni affinché prendano piena consapevolezza della gravità dell’evento e della necessità di fare arrivare risarcimenti adeguati e in tempi rapidi a chi ha subito danni.
Stiamo altresì chiedendo alla Regione quali azioni sia possibile intraprendere come O.P. Granfrutta Zani a beneficio dei Soci con il carattere della straordinarietà.

Quanto accaduto dimostra ancora una volta la precarietà in cui è chiamato ad agire l’intero comparto agricolo, stretto tra logiche di mercato spesso imprevedibili e un capitolo ambiente che va affrontato con serietà e programmazione a tutela di tutti.

Ci auguriamo che per la salvezza delle filiere, tutti gli aiuti necessari arrivino a sostegno del reddito e della vita delle imprese in tempi brevissimi.

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