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ALLUVIONE, COOPERATIVA IN CAMPO

I TECNICI DI Granfrutta Zani in ricognizione sui campi DEI SOCI allagati o colpiti dalle frane

Giuliano Donati – presidente O.P. Granfrutta Zani

Alessandro Zani – amministratore delegato O.P. Granfrutta Zani

Le immagini sono sotto gli occhi di tutti: nelle nostre campagne, i tanti colpiti dall’alluvione o si trovano con campi e aziende allagate, o sono impossibilitati a raggiungere le proprie attività poiché isolate dalle frane.
Non servono molte parole per descrivere la drammatica situazione creata dall’alluvione dei giorni scorsi in Romagna perché le conseguenze sono evidenti.

Dopo le gelate di aprile e alcune grandinate che a seguire hanno colpito le varie colture, si sono verificate piogge in rapida successione che in alcuni punti dell’alto Appennino hanno sfiorato i 600 mm sommando gli episodi pluviometrici da inizio maggio.
Questi eventi climatici estremi hanno fatto in modo che si verificassero allagamenti eccezionali per molti chilometri quadrati di territorio romagnolo, determinando condizioni straordinarie di emergenza con danni alle coltivazioni, alle attrezzature, alle case e, fatto ancor più grave, alle persone.

È in questi momenti che trova ancora più senso l’appartenere a una cooperativa, con la forza del gruppo messa a disposizione dei singoli.
Come cooperativa Granfrutta Zani abbiamo al momento impostato il nostro intervento su due direttrici: la ricognizione dei danni che interessano le aziende dei nostri Soci e la ricerca, su ogni livello, di tutti gli aiuti tecnici e di finanziamento per rimetterci in carreggiata e ripartire.

I nostri tecnici sono all’opera sin dal primo giorno post alluvione per uno screening delle aziende colpite da allagamenti e smottamenti. Entro la fine di questa settimana chiuderemo la nostra ricognizione per poter avere una prima stima dei danni e degli interventi necessari per il ripristino della normalità nella conduzione dei frutteti.
Questa prima analisi non può che essere parziale. Le coltivazioni allagate mostreranno infatti solo nelle prossime settimane gli eventuali danni da asfissia radicale, considerando che alcune delle aziende del nostro territorio sono state allagate due volte negli ultimi 15 giorni.
A tutto ciò si aggiunge la difesa fitosanitaria: quando c’è tanta pioggia, la sensibilità delle piante a certi attacchi fungini è superiore.

Le strutture della cooperativa si sono già rimesse in moto nella loro attività. Senza esitare, ci siamo inoltre attivati fin dal primo evento alluvionale di inizio maggio per sollecitare le istituzioni affinché prendano piena consapevolezza della gravità dell’evento e della necessità di fare arrivare risarcimenti adeguati e in tempi rapidi a chi ha subito danni.
Stiamo altresì chiedendo alla Regione quali azioni sia possibile intraprendere come O.P. Granfrutta Zani a beneficio dei Soci con il carattere della straordinarietà.

Quanto accaduto dimostra ancora una volta la precarietà in cui è chiamato ad agire l’intero comparto agricolo, stretto tra logiche di mercato spesso imprevedibili e un capitolo ambiente che va affrontato con serietà e programmazione a tutela di tutti.

Ci auguriamo che per la salvezza delle filiere, tutti gli aiuti necessari arrivino a sostegno del reddito e della vita delle imprese in tempi brevissimi.

GRANFRUTTA ZANI: NUOVO LOGO E STESSI PRINCIPI

Presentato al Macfrut di Rimini il redesign dell’immagine della cooperativa. Gli obiettivi: trasmettere la genuinità della nostra frutta e la tradizione dell’op

Si può scegliere tra molti strumenti per promuovere un prodotto e sono svariati gli elementi su cui richiamare l’attenzione: funzionalità, design, materiali, prezzo…
L’ortofrutta ha una caratteristica unica rispetto agli altri beni di acquisto, una peculiarità che va ricercata sul campo e promossa sul mercato: la genuinità.

Focalizzati su questo valore della frutta, dopo aver celebrato nel 2022 i 50 anni della cooperativa, presentiamo oggi il nuovo logo dell’OP Granfrutta Zani, aggiornato per consolidare l’appartenenza alla tradizione frutticola italiana e lo spirito che ci contraddistingue.
La prima uscita è al Macfrut di Rimini (3-4-5 maggio 2023), dove una nuova livrea marcherà con il colore la presenza dello stand della cooperativa.

Il logo è stato rinnovato per armonizzare l’estetica del medesimo messaggio: genuinità e solida tradizione, e la via intrapresa è stata quella dell’eleganza, del cercare una soluzione che con semplici elementi fosse in grado di prendere l’attenzione e rimandare il pensiero alla naturalezza della frutta.

IL NUOVO LOGO IN 4 PUNTI

Colori e caratteri – I colori e il loro richiamo alla tradizione agricola italiana dei soci produttori sono gli stessi, i toni virano verso una modalità più scura per dare eleganza e di conseguenza forza al primo sguardo sul logo. La font richiama i marchi delle prime cassette di frutta della Granfrutta, per porre l’accento sulla storia, e quindi esperienza, dell’Organizzazione di produttori Granfrutta Zani.

Tigre – Scelta agli albori dell’azienda per farne proprie le caratteristiche di spirito forte e combattivo, i suoi tratti sono addolciti e l’insieme è ridisegnato con elementi di richiamo alle immagini passate dello storico simbolo di Granfrutta Zani. L’obiettivo è creare con questa soluzione un effetto di novità su un’immagine che è sempre stata presente.

Alimentare – Centrale tra gli scopi del nostro logo è il trasmettere il legame dell’attività della cooperativa con il mondo agricolo. Quando affronti temi come la naturalezza di un prodotto, la semplicità è un elemento necessario e gli interventi sono stati così ragionati per portare un alleggerimento dell’immagine, in modo da fare salva, anche attraverso i colori, quello stretto legame con il mondo naturale dell’agricoltura.

1972 – Entra nel logo l’anno di fondazione, a informare sul valore di una lunga attività legata al suo territorio e con l’esperienza che ne compete.
Il logo è graficamente più fresco, focalizzato sul settore di mercato in cui opera e sottolineato da oltre da 50 anni di storia.

L’azienda è in forte trasformazione, in aggiornamento di pari passo con un mondo che sta attraversando un così intenso periodo di innovazione, rivoluzione dei consumi e che pone nuovi doveri alla produzione. Siamo pronti a questo e il rinnovarci vuol dire mostrarsi ai clienti con nuove strategie e sempre in continuità con la tradizione.

ELISA ZANI – Entrata in Granfrutta nel 2003, dopo otto anni di lavoro nell’ufficio commerciale, Elisa Zani è diventata responsabile marketing della cooperativa. Laureata in Economia e Amministrazione delle Imprese, con indirizzo manageriale, Elisa si occupa del coordinamento e dello sviluppo della promozione di Granfrutta Zani e di tutti i brand di cui l’op è proprietaria, come Solatia, e distributrice (Pink Lady, Fred, Joya, Candonga, Sweeki, Dorì, Metis e Gilda).

Formazione sul frutteto di domani

Esperti e docenti in Granfrutta Zani per approfondire le conoscenze sulla tutela e il miglioramento del frutteto

di Lorenzo Donati

L’agricoltura negli ultimi anni sta affrontando un importante progresso di innovazione tecnica e tecnologica. Uno sviluppo legato alla precisione, alla capacità di fornire al frutteto input puntuali e ponderati sulle reali necessità di suolo e pianta.

Alla base di tutto questo c’è l’esigenza di ottimizzare le risorse e di intervenire con maggior efficacia sulle caratteristiche e i bisogni del terreno e della sua fertilità.

Motore di questo progresso è una nuova capacità di raccolta e analisi dei dati, di campo e ambientali, fondamentale per una produzione in grado di garantire qualità di prodotto, della filiera a tutela dell’ambiente.

In questo scenario, Granfrutta Zani organizza per i suoi soci e i suoi tecnici dei corsi di formazione con un duplice scopo:

  • Migliorare e potenziare le competenze agronomiche e gestionali in agricoltura;
  • Creare una base sociale di riferimento per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione.

A inizio 2023 è stato così avviato in Granfrutta Zani un piano di formazione con esperti del settore e docenti universitari per aggiornare e condividere strumenti e tecniche sulla gestione del suolo, della pianta e per introdurre le innovazioni nella pratica quotidiana dei nostri soci produttori e dei nostri tecnici.

Gli incontri hanno avuto tagli formativi sia a carattere generale che specifico, in modo da riuscire a rispondere alle diverse esigenze operative dei soci e dei tecnici, dandoci modo, grazie anche ai feedback, di valutare e calibrare per il futuro altri incontri tecnici formativi. 

In un piano di 30 ore di lezioni svolte nella nostra sede e nei campi dei soci o nel Campo sperimentale dell’Università di Bologna, si sono affrontati i seguenti temi:

  • Riduzione dell’impatto della popolazione della cimice asiatica tramite la tecnica del Mass Trapping (Alessandro Pozzebon – UNIPD)
  • Trappole e sistemi di comunicazione vibrazionali (Valerio Mazzoni – Fondazione Edmund Mach)
  • Riduzione dell’impatto dei trattamenti per una maggiore sostenibilità ambientale e l’ottimizzazione dei sistemi di distribuzione (Roberto Bulzoni – Bulzoni Meccanica)
  • La corretta gestione dei suoli e il sequestro di carbonio organico (Carla Scotti – I.TER)
  • Matrici organiche a confronto per la concimazione ed influenza sulle disponibilità dei nutrienti (Elena Baldi e Moreno Toselli – UNIBO)
  • Irrigazione di precisione (Elena Baldi e Moreno Toselli – UNIBO)
  • Nuove strategie per la gestione del cotico erboso (Mirco Casagrandi)
  • Reti multifunzionali: influenze fisiologia della pianta e risparmio idrico (Luigi Manfrini – UNIBO)
  • Impianto e frutticoltura di nuova generazione (Luigi Manfrini – UNIBO)
  • Normativa agricola, rapporti di lavoro, contratti, buste paga e subappalto della manodopera (Andrea Fiumi – Area paghe s.r.l.).

Rivolto ai soci e ai tecnici di Granfrutta Zani, il piano di studi gode di importante partecipazione. Una sfida considerevole focalizzata alla divulgazione dei risultati di sperimentazione e ricerca finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Cooperativa, per la crescita di una base sociale evoluta verso un’agricoltura di nuova generazione, capace di farsi riferimento dell’innovazione del settore ed essere faro per tutti i nostri soci e per i produttori intenzionati a entrare in Granfrutta Zani, certi di trovare le conoscenze necessarie per una moderna, efficiente e sostenibile gestione del frutteto.

Granfrutta Zani investe risorse in questa direzione per essere competitiva nel mercato globale, per avere ambiti di lavoro all’avanguardia sul tema della salute dei lavoratori, per garantire sicurezza e qualità alimentare, per promuovere e adottare politiche rispettose dell’ambiente e per garantire un’adeguata remunerazione del prodotto conferito dai soci.

LORENZO DONATI – Classe 1990, Lorenzo Donati è in Granfrutta Zani dal 2014 dove lavora nell’Ufficio Tecnico Qualità, occupandosi di sviluppo e innovazione dalla campagna al magazzino. In particolare si occupa di progetti innovativi, macchinari e digitalizzazione per l’ottimizzazione dei processi e il miglioramento della filiera produttiva.

Articoli di Lorenzo Donati:

Agricoltura 4.0: dai dati alla massima precisione

All’altezza di ogni visita ispettiva

Nel 2022 Granfrutta Zani ha ricevuto 165 verifiche da parte di clienti, brand ed enti certificatori. Ecco i due Uffici che controllano e mettono in pratica il sistema della Qualità

Partiamo da un dato: 165 verifiche ispettive nel 2022, praticamente una ogni due giorni. Sono i controlli sulla qualità e gli ambienti di lavoro (magazzini e campi) che annualmente Granfrutta Zani riceve dai clienti, dagli enti certificatori e dai titolari dei brand; ispezioni volte a misurare la qualità del lavoro e il rispetto di normative e requisiti particolari, necessari per svolgere, ai massimi livelli, il nostro lavoro di produttori e distributori di frutta.

In Granfrutta Zani sono due gli uffici chiave in questo ambito: l’Ufficio Qualità e l’Ufficio Tecnico. Il primo recepisce e dispone le norme nazionali e comunitarie, le direttive delle certificazioni e le linee guida dei clienti; il secondo affianca i soci nelle produzioni, nell’innovazione tecnologica e negli adempimenti necessari per rispettare i requisiti produttivi e di mercato.

L’UFFICIO QUALITÀ di Granfrutta Zani è composto da Enrico Foschini, Lorenzo Donati, Enrico Galeati, Giada Ghirotti, Maria Lorini e Marco Ragni. Le norme di produzione, lavorazione e distribuzione passano da qui: norme igieniche, di sicurezza, di commercializzazione, di etichettatura… Sempre da qui entrano in Granfrutta Zani i disciplinari delle certificazioni sulla qualità del lavoro, linee guida e direttive da recepire e sviluppare a livello aziendale.

Oltre alle specifiche di legge e di certificazione, in collaborazione con gli Uffici Commerciali, l’Ufficio Qualità controlla e coordina i diversi capitolati di fornitura di tutti i clienti, che possono essere basati su norme standard o personalizzate: ogni cliente ha esigenze diverse sulle stesse forniture e compito di ogni linea di produzione è quello di rispettare le singole programmazioni.

Senza certificazione non potremmo lavorare con molti dei nostri clienti: sono requisiti votati alla qualità e all’eticità di produzione e lavorazione. Le Aziende agricole hanno principalmente il Global G.a.p. che integra le norme di legge con specifiche disposizioni per la sicurezza alimentare, dei lavoratori e dell’ambiente. A questa certificazione si aggiunge il GRASP, che comprende anche norme sociali sui diritti contrattuali e di rappresentanza dei lavoratori.

Dei sei componenti dell’Ufficio Qualità Granfrutta Zani, tre sono a vario titolo coinvolti nell’applicazione della Global G.a.p. cui sono certificate oltre 100 aziende consociate, in tutta la penisola. Da loro passa la consulenza e il controllo degli standard di conformità, dopo di ché arriva l’ente certificatore e verifica il rispetto degli standard imposti.

IGP – L’Indicazione Geografica Protetta è anche questa una certificazione la cui gestione ricade nell’Ufficio Qualità, che negli ultimi anni ha seguito la forte espansione delle superfici certificate IGP, trainate da un aumento esponenziale dei volumi del marchio. Avere parametri qualitativi più alti e garantiti nel gusto è un incentivo alle vendite.

Approfondisci le certificazioni di Granfrutta Zani: CLICCA QUI

Recepire, attuare e controllare il rispetto delle normative. Questo è l’Ufficio Qualità, che nell’UFFICIO TECNICO trova il suo collegamento con il campo e i soci produttori. Dietro coordinamento di Enrico Foschini, ne fanno parte Domenico Gallegati, Lorenzo Palli, Alessandro Paganini e Fabio Patuelli che si occupano dell’assistenza diretta alle aziende agricole; Riccardo Martinelli che segue le sperimentazioni varietali; Lorenzo Donati per le innovazioni e l’affiancamento digitale; Silvia Montanari e Mirko Patuelli alla gestione e registrazione dei dati.

Ci sono aziende che le si visita un paio di volte l’anno e altre frequentate settimanalmente. Tutti i tecnici dell’Ufficio sono formati ed esperti su tutte le specie che coltiviamo, portano competenza, consulto agronomico, fitosanitario… e accompagnano lo sviluppo necessario per raggiungere le certificazioni e la crescita delle aziende.
Compito dell’Ufficio Tecnico è anche consigliare le varietà da piantare in base a ciò che sperimentiamo, alle caratteristiche dell’area di coltivazione e del produttore.

Il rapporto con i soci varia a seconda delle esigenze dei produttori e l’apporto spazia dalle competenze agronomiche allo sviluppo tecnologico, dai sistemi di difesa ai disciplinari delle certificazioni e la consulenza per le coltivazioni dei brand.

ENRICO FOSCHINI – Entrato in Granfrutta Zani nel 2009 all’età di 24 anni, Foschini ha iniziato a lavorare come Tecnico di campagna in affiancamento a Giuliano Donati. Nel 2011 è diventato Responsabile dell’Ufficio Qualità, occupandosi di sicurezza alimentare, di visite ispettive e del rapporto con i clienti per le produzioni a marchio.

Da quando Giuliano Donati è divenuto presidente della cooperativa Granfrutta Zani – anno 2020 – Foschini è divenuto anche Responsabile dell’Ufficio Tecnico di cui è il coordinatore.

I numeri di Berlino

I risultati dell’estate scorsa si sono rivelati un eccellente viatico per la programmazione della campagna estiva 2023

57 appuntamenti fissati nel nostro stand e altri incontri durante le visite tra i padiglioni della fiera. FRUIT LOGISTICA è stata una piacevole conferma dell’ottimo lavoro svolto nel 2022, quando il calo di produzione della Spagna ha spinto i suoi clienti verso l’Italia e la nostra Romagna, con una relazione destinata a proseguire a lungo termine su determinati programmi e uniche varietà.

A premiare è soprattutto il miglioramento varietale, per un prodotto che a Berlino ha trovato una favorevole pianificazione per la frutta della primavera-estate 2023.

Tenuto a Berlino dall’8 al 10 febbraio, il Fruit Logistica  è uno dei principali momenti di incontro tra gli operatori del mercato ortofrutticolo mondiale. Con questi incontri fissati con i principali clienti di Scandinavia, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi e tanti altri, abbiamo definito la programmazione della campagna estiva e fatto il punto su quella invernale ancora in corso.

I nostri temi chiave sono stati quest’anno la distribuzione del brand Metis® – molto amato nel Nord Europa – Pink Lady® Europe, la presentazione dell’offerta Solatia, di Gilda – la nuova nettarina a polpa rossa – e di tutti i nostri brand.

Granfrutta Zani era presente a Berlino con l’Ufficio commerciale estero (Enrico Silighini, Francesca BorghiGianmarco Liverani), l’Ufficio commerciale Italia (Antonio Zani e Cristiano Ulivini), l’amministratore delegato Alessandro Zani e il presidente della cooperativa Giuliano Donati.

Agricoltura 4.0: dai dati alla massima precisione

Cos’è un frutteto innovativo responsabile e come lo si sostiene con finanziamenti e formazione

di Lorenzo Donati

Oggi parliamo di agricoltura 4.0 perché all’aggiornamento tecnologico si è aggiunta la capacità di elaborazione dei dati, la possibilità di incrociare informazioni in tempo reale e intervenire all’istante per perfezionare l’irrigazione, verificare la qualità del suolo, proteggere le piante dagli eventi atmosferici… L’agricoltura 4.0 è precisione, sicurezza e tempestività.
Avere macchinari e processi all’avanguardia permette di ottimizzare la lavorazione della frutta, di ridurre gli scarti e gli sprechi; quello che è cambiato è nell’uso delle informazioni raccolte nella produzione e nei processi – sia dal campo che dal magazzino – per incrociarle, studiarle e fissare il percorso più giusto per il suolo, la pianta e di conseguenza il frutto.

Lavorare con i brand, con consorzi molto attenti alla razionalizzazione delle risorse e alla sostenibilità di filiera rende più facile lo studio e la messa in campo di tecniche e tecnologie innovative. I brand stessi impongono un approccio mirato e la collaborazione in gruppi di lavoro specialistici migliora il confronto tra tutti gli stakeholder e di conseguenza della filiera che coinvolge la produzione.

Il riconoscimento di Pink Lady a Granfrutta Zani per il Frutteto innovativo, ricevuto a fine 2022 dal socio Paolo Zoli e dal team tecnico di Zani, nasce da un percorso iniziato lavorando sul campo allo scopo di aumentare la qualità e gestire risorse e costi di produzione, più alti per questa varietà che al contempo ti può dare una remunerazione superiore. Investire in questa direzione è perciò vantaggioso per l’agricoltore.

Cosa c’è in un campo innovativo e più in generale dove c’è agricoltura 4.0?

  • Protezioni contro gelate ed eventi atmosferici – Reti; irrigazione antibrina; ventole antibrina… Sistemi in rete con il centro raccolta dati ambientali, capaci di allertare o attivarsi in autonomia alla presenza di determinati condizioni.
  • Sensoristica – Strumenti che rilevano e monitorano dati ambientali, del suolo, climatici, di crescita…
  • DSS ed elaborazione dei dati – Agglomerati e incrociati con altre analisi e risultati, i dati raccolti attraverso i sistemi di supporto alle decisioni diventano informazioni precise e puntuali, che in mano all’agricoltore/tecnico rendono sempre più preciso il suo intervento e possono attivare strumenti, macchinari o rimodulare i dosaggi dell’irrigazione ed in futuro molto altro.
  • Intelligenza artificiale – La raccolta capillare di tutte le informazioni di filiera in aggregati più grandi, dove contribuiscono tutti i produttori, permette un’elaborazione su larga scala e aumenta la precisione dell’informazione.

Con queste tecnologie, in tempo reale vado a ricercare nel suolo a diverse profondità per capire come si muove l’acqua, lo stato ambientale in cui si trova la mia radice e a che temperature del terreno trova le condizioni giuste per assimilare determinati nutrienti. La qualità di queste informazioni, assieme alle competenze tecniche, ci permette di intervenire nel momento e nel modo più opportuni, confrontandoci con i nostri risultati e con quelli degli altri produttori.
È un discorso di qualità di produzione ma soprattutto etico: l’acqua e il suolo sono risorse fondamentali e non dobbiamo dimenticarlo.

Massimizzare la produzione integrata, tecnica già ampiamente diffusa nel nostro territorio, è una mossa migliorativa e vincente per la conservazione del suolo: andiamo ad apportare ammendanti come compost o altri derivati di origine vegetale o animale che agiscono sulla struttura, la fertilità e la biodiversità del suolo, mettendo le piante nelle condizioni ideali per assorbire ciò di cui hanno più necessità in maniera equilibrata.
In tutto questo l’agricoltura 4.0 diventa fondamentale perché descrive quello che stai facendo e ti dà una misura delle operazioni per valutare i consumi, una quantificazione oggettiva, affinché non diventino sprechi o difficoltà e contribuiscano a migliorare il suolo, la pianta e di conseguenza la qualità del frutto.

FINANZIAMENTI e FORMAZIONE

Nell’agricoltura 4.0, finanziamenti e formazione sono le altre due colonne portanti del progresso tecnologico.
La necessita è di fornire prodotti e non prototipi e qui entra in campo la nostra ricerca in collaborazione con Università, aziende del territorio e tante altre società italiane ed estere con cui collaboriamo costantemente, confrontando e testando le tecniche e tecnologiche agronomiche atipiche o esterne che ci si presentano, migliorando o sostituendo quelle in uso e la sfida in questi anni è sempre stata il trasferire queste nuove competenze operative agli agricoltori, sostenendoli nel processo di aggiornamento e di finanziamento.
L’Ufficio Tecnico è un supporto fondamentale per i nostri soci assieme all’affiancamento nell’accesso ai finanziamenti privati e pubblici dove possibile, per poter alzare il livello di competenza tecnica e tecnologia in campo, e fare formazione continua interna.

In Granfrutta Zani è sempre stata posta attenzione ad avere attrezzature e macchinari all’avanguardia per migliorare i processi di lavorazione della frutta riducendo gli scarti e gli sprechi. A inizio anni 2000 siamo stati tra i primi a introdurre il sistema di tracciabilità completamente informatizzato e oggi la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale consentono e consentiranno, grazie alla gestione di tutte queste informazioni, miglioramenti continui dei processi produttivi grazie a indicatori su quelli che sono le problematiche sui frutti o le fasi più impattanti dal punto di vista energetico: informazioni che esprimono tutto ciò che succede nella realtà e ti aiutano a migliorarlo.
La stessa cosa la riesco a fare in campo, dimostrando i vantaggi e sostenendo gli agricoltori nell’aggiornamento tecnologico su sensoristica, macchinari e gestione del frutteto.

L’agricoltura 4.0 ci apre alla possibilità di avere dati oggettivi per estrapolare informazioni, elaborarle e fare bilanci di sostenibilità. È un approccio necessario dal punto di vista etico sociale, ambientale ed economico, dato il potenziale per azioni positive per il suolo, il frutto, il produttore e il consumatore.
Con le nostre tecniche e tecnologie preserviamo l’ambiente e ci interessa che sia in ottimo stato di salute.
Nostro obiettivo è preservare responsabilmente il territorio, il prodotto e di conseguenza produzione e consumatore. Questo aspetto è centrale nel nostro lavoro e si dimostra nell’impegno che poniamo sui prodotti e sull’intera filiera.

LORENZO DONATI – Classe 1990, Lorenzo Donati è in Granfrutta Zani dal 2014 dove lavora nell’Ufficio Tecnico Qualità, occupandosi di sviluppo e innovazione dalla campagna al magazzino. In particolare si occupa di progetti innovativi, macchinari e digitalizzazione per l’ottimizzazione dei processi e il miglioramento della filiera produttiva.

Orizzonte Sud: fragole e kiwi nella crescita di Granfrutta Zani

Lo sviluppo dei conferimenti di frutta in Campania, Calabria, Basilicata e Puglia. I vantaggi delle OP per la gestione dei finanziamenti e nella realizzazione di nuovi impianti

di Alfredo Errani

Granfrutta Zani è stata tra le prime aziende a guardare al Sud Italia, il primo passo è stato mosso a Caserta, nel 1988, con l’obiettivo di completare l’offerta e allungare il calendario, anticipando la disponibilità della frutta sui mercati. Oggi le produzioni di Lazio, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia costituiscono un’importante colonna della struttura della cooperativa, determinante soprattutto negli ultimi anni, quando ci ha permesso di soddisfare la domanda di mercato nonostante il calo di produzione causato dalle gelate tardive. Un contributo che si è consolidato grazie alle produzioni fragole, kiwi e al rapporto diretto tra il personale Granfrutta Zani e i soci-agricoltori.

Oggi stiamo investendo sulle fragole che si fanno nelle zone di Battipaglia, Eboli, Caserta e Scanzano Jonico. Questa produzione è aumentata decisamente negli ultimi anni e con essa i fragolicoltori. Gli impianti di queste coltivazioni si rinnovano annualmente e si rendono ancor più necessarie le competenze tecniche agronomiche, di certificazione e sui finanziamenti. In questi ambiti, l’esperienza delle organizzazioni dei produttori è un’opportunità per i soci e un elemento di interesse per gli agricoltori che si avvicinano a Granfrutta Zani.

Altro frutto di cui ci approvvigioniamo anche fuori Romagna è il kiwi verde e giallo, coltivato a Latina e di recente anche in Calabria, dove è partito un progetto con cui abbiamo messo in attività un centinaio di ettari e siamo quasi arrivati al punto. Un’ottima zona dal punto di vista climatico, in cui stiamo aggregando parecchi nuovi soci. L’aspetto importante è portare e garantire reddito ai produttori e affiancarli in un’agricoltura capace di trovare soddisfazione sul mercato.
Nelle aree indicate abbiamo soci e conferitori, siamo presenti con punti di ritiro a Latina, Eboli e Scanzano Jonico, e in tutte le aree di produzione operano responsabili di zona e tecnici Granfrutta Zani. La collaborazione costante e diretta è elemento fondamentale del rapporto con i soci e condizione necessaria per dare corso a un’agricoltura che sappia capitalizzare l’aggiornamento tecnologico e rispondere alle caratteristiche di coltivazione delle diverse varietà.

L’approvvigionamento di Granfrutta Zani nel Sud Italia trova ragione nella possibilità di aumentare l’offerta e di estendere di settimane la disponibilità di varietà che qui consegnano frutti maturi con 15/20 giorni di anticipo rispetto alla Romagna. Quella che dalla fine degli anni ’80 è stata un’integrazione, negli ultimi anni è risultata fondamentale per sopperire a raccolti ridotti nel Nord Italia per cause climatiche o altre avversità.

Al Sud abbiamo più giovani che anche con curiosità si avvicinano scoprendo la nostra realtà, il modo di lavoro e quando vedono la remunerazione, l’assistenza data e che tutto funziona, si associano, una tipologia di legame solidale e di garanzia relativamente nuovo per la zona. C’è molto passaparola in questo, e se lavori bene e paghi bene la merce consegnata, si accostano da soli.
In questo momento le organizzazioni di produttori sono al centro dell’attenzione perché il loro supporto tecnico, strategico e nell’accesso ai finanziamenti costituiscono un vantaggio e una guida nell’aggiornamento tecnologico e, per esempio, nella coltivazione dei brand, talvolta complessa da trasferire ma remunerativa.

ALFREDO ERRANIEntrato in Granfrutta Zani nel 1988 all’età di 24 anni, è oggi Responsabile acquisti della cooperativa e Responsabile gestione magazzini del Centro-Sud Italia.

Lo stabilimento e la sua istituzione

Viaggio nei magazzini di Bagnacavallo insieme a Paolo Cavina, in Granfrutta Zani dal 1981. “L’aspetto fondamentale è conoscere e rispettare il sistema naturale della frutta”

Gli stabilimenti di Granfrutta Zani si possono visitare di persona, si possono conoscere attraverso i numeri e la capacità di lavoro, oppure scoprire accompagnati da Paolo Cavina. “Maestro del Lavoro”, in Granfrutta Zani dal 1981 quando aveva 17 anni, dopo qualche mese da carrellista ha iniziato a portare la sua esperienza sempre più alto, fino a diventare responsabile dello stabilimento Granfrutta Zani di Bagnacavallo. La sua competenza è oggi al servizio della logistica di conservazione prodotto e della gestione dei macchinari di lavorazione. Quando parla della cooperativa, del fondatore Luciano Zani o in generale del lavoro nel mondo della frutta, il suo discorso è frequentemente interrotto o dalle domande dei colleghi o dalle sue digressioni sospinte dalla passione per quest’ambiente e per i milioni e milioni di frutti lavorati insieme alle sue squadre.

“In 43 anni che lavoro qui non abbiamo mai mancato una consegna: mai successo che un camion non sia partito, oppure non abbia consegnato il carico richiesto. Da sempre mettiamo uno sforzo enorme di energie ed efficienza per dimostrare che siamo un partner su cui poter contare”.
Il discorso di Paolo Cavina sugli stabilimenti della cooperativa spazia dalla presentazione tecnica delle linee di confezionamento, ai racconti di quella che nei fatti è una piccola comunità e lo testimoniano il calore di certi ricordi e le pareti di fotografie storiche negli uffici e nei corridoi dell’area produttiva.

Su una superficie di 130mila metri quadrati, lo stabilimento di Bagnacavallo è operativo dal 1995 ed è dedicato allo stoccaggio e al confezionamento della frutta. Da qui passano ogni anno migliaia e migliaia di quintali di susine, albicocche, pere, mele, fragole, kaki, baby cocomeri… preparati, confezionati e spediti verso i punti vendita di tutte le migliori catene del mondo. La miglior frutta veste i loghi dei brand o secondo le specifiche richieste di ogni singolo cliente, è confezionata per spedizioni personalizzate nelle caratteristiche di gusto e del packaging.

Nello stabilimento di Bagnacavallo, la cooperativa Granfrutta Zani prepara alla distribuzione i seguenti brand:

SOLATIA – Brand di Granfrutta Zani che commercializza solo frutta di stagione extra;

JOYA – Mele dal gusto saporito e dolce, rossa di colore e croccante e succosa nella consistenza;

METIS – La susina con un pizzico di albicocca: succosa e fresca;

CANDONGA – Fragola color rosso brillante e consistenza sugosa, unica per sapore e dall’importante valore organolettico;

PINK LADY – Mela rinomata per la consistenza succosa e il gusto profumato. Un frutto che valorizza le competenze dei melicoltori.

“Quando abbiamo aperto lo stabilimento di Bagnacavallo abbiamo dovuto far fronte a un veloce sviluppo dovuto dai cambiamenti che il mercato ci richiedeva. Siamo così arrivati a commercializzare in pochi anni oltre un milione di quintali di frutta confezionata e preparata per la Grande distribuzione. Non sempre eravamo strutturati per la mole di lavoro da affrontare ma siamo sempre cresciuti in impiantistica e tecnologie con l’obiettivo di soddisfare quello che i molti clienti ci richiedevano, avendo sempre un rapporto leale e corretto con le manovalanze e le molte persone che ruotano attorno alla macchina organizzativa dello stabilimento. Siamo una squadra e la squadra si crea dal portiere al centravanti, con affiatamento e mentalità”.

A Bagnacavallo Paolo Cavina coordina lo stoccaggio della frutta nei cinque magazzini e ha il compito di gestire impiantistica e logistica. “Ogni cliente ha specifiche richieste sulle proprietà di gusto e maturazione di ogni singolo frutto, e dalla selezione al packaging fino alla preparazione dei bancali, sono percorsi personalizzati da rispettare e svolgere con precisione”.

“A seconda delle richieste del cliente chiedono a noi la preparazione della frutta ed è perciò di fondamentale importanza conoscere le varietà e le specifiche caratteristiche di ogni raccolto. Conoscere il prodotto in termini di grado zuccherino, durezza, colore, gusto… permette di soddisfare le esigenze del cliente”.

In un magazzino come quello di Bagnacavallo si possono individuare sette macro conoscenze con cui coordinare le linee di produzione e il personale. Conoscenze su:

  1. Richieste specifiche di ogni singolo cliente
  2. Varietà e qualità della frutta presente
  3. Conferimento dei soci e approvvigionamento
  4. Approvvigionamento materiali e packaging
  5. Disponibilità delle celle
  6. Norme sanitarie e di certificazione
  7. Gestione degli impianti dello stabilimento

Selezione, confezionamento e consegna. Questa parte di filiera non ammette perdite di tempo perché ne va la qualità del prodotto. Alla partenza di ogni spedizione si arriva coordinando il magazzino e le linee di produzione, dando al personale un ambiente di lavoro sicuro e tecnologicamente assistito.

“Quando sono entrato in Granfrutta Zani eravamo 150/200 persone e lavoravamo pesche nettarine, pere e mele in un magazzino molto piccolo pensando a oggi, e sempre a stretto contatto con la direzione. Questa relazione diretta e costante tra l’attività dei magazzini e l’area commerciale si è sempre mantenuta negli anni ed è per me determinante”.

“L’aspetto fondamentale è conoscere e rispettare il sistema naturale della frutta. Ogni anno è un anno diverso ed è anche il bello di questo lavoro. Una cosa che fai fatica a leggerla sui libri perché è un’esperienza che fai su di te”.

PAOLO CAVINAEntrato in Granfrutta Zani nel 1981, il suo percorso professionale si è sviluppato sulla gestione delle lavorazioni di magazzino, portandolo a diventare Responsabile della Logistica ed impiantistica e stoccaggio frutta della Coop Granfrutta Zani. Oggi si occupa della linea di conservazione prodotto e della gestione dei macchinari di lavorazione, trasmettendo la sua competenza a tutte le nuove giovani professionalità della cooperativa.

Raccolta Pink Lady nei campi dei soci Granfrutta Zani

Pink Lady, raccolto stimato in oltre 50mila quintali

Risultati e vantaggi di una coltivazione dedicata ai brand

di Antonio Zani

Raccolta Pink Lady nei campi dei soci Granfrutta Zani

Si prospetta un buon raccolto nei campi dei soci Granfrutta Zani dedicati alle mele Pink Lady. Sono stimati oltre 50mila quintali, con volumi – sempre che il tempo rimanga dalla nostra parte – che tornano alla normalità dopo due anni di gelate primaverili. La bassa percentuale di cracking – piccole crepe che si possono presentare intorno al picciolo – è uno dei parametri della buona qualità della produzione 2022 che, a causa delle minime escursioni termiche di questo autunno, vedrà i frutti del secondo e terzo stacco meno intensi nella loro colorazione.

PINK LADY – Sono cinque in Italia i distributori di Pink Lady, la cui coltivazione è controllata in un numero esatto di piante dalla Star Fruit, titolare del brand: un vantaggio competitivo per la qualità del frutto distribuito e di conseguenza per le logiche di prezzo. Granfrutta Zani è stata tra i primi a credere in questa mela e da oltre venticinque anni è partner di Star Fruit, con oltre 120 ettari dei soci della cooperativa dedicati alle Pink Lady.

Si tratta di una mela delicata, che si raccoglie in tre o quattro stacchi, partendo dai pomi più esposti e colorati per poi procedere con quelli interni e garantire a tutti i frutti una pari esposizione al sole, condizione necessaria per sviluppare la tipica colorazione rosa/rosso intenso. Una caratteristica fondamentale per ottenere Pink Lady della più alta qualità.

Le piante di queste mele sono le prime a fiorire ed una delle ultime a ricevere il processo di raccolta, che generalmente comincia tra il 20 e il 25 ottobre e terminano l’ultima settimana di novembre. La cura di questi campi richiede specifiche attenzioni, tutte dettate da Star Fruit attraverso i protocolli colturali che disciplinano la produzione dall’impiego di impollinatori e insetti pronubi, fino alla defogliazione, necessaria anche questa per conferire alla mela il suo tipico colore.

Per differenziarsi, negli ultimi anni sono state prese strade in grado di rafforzare l’unicità di Pink Lady.
Il brand Pink Lady ha infatti intensificato i controlli sui difetti estetici, sulla durezza e sul colore, e ha chiesto le certificazioni Global Gap + Grasp e SMETA. Ultima notevole rivoluzione è quella degli imballaggi: Pink Lady è distribuita solo ed esclusivamente con packaging di carta/cartone.

È in questo modo che il club Pink Lady si è consolidato come brand: con protocolli precisi in grado di assicurare la qualità organolettica e di gusto delle mele, e di garantire una produzione nel rispetto del suo ambiente di coltivazione.
Come per ogni altra produzione, anche per le Pink Lady i nostri soci trovano nell’Ufficio Tecnico Granfrutta Zani ogni informazione e competenza necessaria per la coltivazione delle varietà.

Questa è la forza dei brand: dare garanzia sul prodotto.
Con Pink Lady, per i soci questo si traduce in:

  • Prezzo tutelato dalle oscillazioni di mercato grazie a una produzione controllata;
  • Produzione e distribuzione molto selettiva.
Campo dei soci Granfrutta Zani coltivato a Pink Lady
Raccolta Pink Lady nei campi dei soci Granfrutta Zani
Raccolta Pink Lady nei campi dei soci Granfrutta Zani

Per i consumatori, Pink Lady è:

  • 100% frutta controllata, sicura e sana;
  • Certezza di una produzione rispettosa dell’ambiente.

Questi sono i vantaggi di Pink Lady e più in generale dei brand: coltivazioni portate avanti secondo precisi disciplinari, per un frutto sempre di qualità.

Come Granfrutta Zani siamo appena tornati da “Fruit Attraction”, la fiera di Madrid dedicata all’ortofrutta. Anche in quel contesto la domanda che ci è stata più frequentemente posta è sulle novità presentate. Nel reparto frutta avere delle novità è sempre positivo e questo vantaggio te lo danno i brand.
Ogni tanto il concetto di marchio è usato forzatamente. Si vedono spuntare sul mercato brand per frutti che non hanno nulla con cui differenziarsi. Prodotti mediocri che cercano dietro un marchio il modo per emergere. Questo andamento lo si può fermare in un solo modo: dando sviluppo, e quindi ettari, a prodotti di comprovata qualità e unicità. Sia chi si occupa di distribuzione che i consumatori stessi apprezzano queste attenzioni.
Questa attenzione verso i marchi di frutta è crescente da parte di tutte le catene della grande distribuzione. Apprezziamo questo andamento sui vari brand della cooperativa, vantaggio operativo che ci ha recentemente permesso di acquisire nuovi clienti per la frutta dei soci Granfrutta Zani.

ANTONIO ZANINato nel 1994, dal 2019 lavora nell’Ufficio commerciale Italia di Granfrutta Zani.

Si è diplomato all’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Scarabelli” di Imola, conseguendo poi la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, indirizzo Economico, cui ha fatto seguito un periodo di lavoro all’estero in ambito ortofrutticolo, per consolidare la conoscenza nel settore e della lingua inglese e spagnola.

Per Granfrutta Zani segue i clienti della Gdo italiana e i mercati tradizionali al dettaglio.

Antonio Zani - Pink Lady

Come affrontare, da squadra, le sfide dell’agricoltura

Tecnologie e nuove, necessarie, competenze guidano la rivoluzione del settore. Le armi in più di un’organizzazione di produttori

di Giuliano Donati
presidente OP Granfrutta Zani

Chi vive di agricoltura è costantemente a contatto con l’imprevedibile: meteorologico, parassitario o economico che sia, chi coltiva la terra è esposto per natura a fattori in grado di minare una stagione di lavoro e soprattutto negli ultimi anni, in agricoltura si è più frequentemente parlato di danni e improduttività che di poderosi raccolti, e questo ben prima che le attuali congiunture geopolitiche occupassero le prime pagine.
È soprattutto ora che le organizzazioni e associazioni di produttori devono mostrare i risultati e consolidare quel rapporto di cooperazione che fa dello sforzo comune il vantaggio di tutti.
È per questo motivo che come Organizzazione di produttori Granfrutta Zani riprendiamo quanto il Covid di importante ci aveva interrotto: il confronto, l’illustrare ai soci ciò che Granfrutta porta avanti e mette a struttura a beneficio dei soci e per il suo sviluppo.

A fine aprile 2022, nella sede di Sant’Andrea a Faenza, abbiamo ripreso gli appuntamenti con i produttori, voluti appositamente per mostrare le linee di crescita e ricerca di Granfrutta Zani, e avviare con loro un opportuno confronto. La stessa informazione, a partire da questo primo articolo, sarà periodicamente approfondita online, sul nostro sito e su LinkedIn. Tutela delle coltivazioni, agricoltura sostenibile, finanziamenti, brand, certificazioni e ricerca: su questi temi l’agricoltura non può che agire di insieme per rispondere ai bisogni dei Soci in un mercato globale in costante evoluzione e con urgenti cambi di indirizzo da seguire se si vuole avere una terra da coltivare nel prossimo futuro.

Le cooperative sono nate per condividere le competenze e le spese comuni, per riunire le capacità in un sistema in grado di sostenere la crescita di tutti.
Oggi l’opera di una cooperativa è ben più varia e determinante, ci sono sfide in agricoltura che non si possono affrontare da soli ed è fondamentale per un’organizzazione di produttori come Granfrutta Zani informare sulle sue linee di indirizzo intraprese e far comprendere l’importanza della ricerca in questo preciso momento storico.
L’agricoltura oggi non è solo tutela della piantagione, ma anche salvaguardia dell’ambiente perché oggi non c’è solo il suolo da coltivare; l’agricoltura è analisi altamente tecnologica delle informazioni, è ricerca di mercato e sviluppo varietale. Senza queste attenzioni non c’è possibilità di avere un ruolo di rilievo nel mercato.

Dobbiamo coltivare frutteti senza precludere alle generazioni future la stessa possibilità. Questa è certamente la linea di ricerca e sviluppo più determinante nella rivoluzione dell’agricoltura cui stiamo partecipando. Altra spinta è data dall’aggiornamento tecnologico: si sta colmando l’arretratezza per quanto riguarda l’uso dei big data e i sistemi di controllo e analisi di pianta e suolo per rendere possibile la massima efficienza nell’uso di acqua e degli input chimici.
Queste nuove e indispensabili linee di sviluppo del settore si affiancano alle tradizionali tutele e attenzioni che l’agricoltore deve porre per proteggere il suo raccolto. Veniamo da due annate che ci hanno lasciato a zero e mentre abbiamo implementato sistemi anti brina, stiamo cercando di sviluppare contratti di filiera con risorse del PNRR per poter ammodernare ulteriormente la filiera e sostenere quelle aziende che per svariati motivi non sono riuscite ad accedere ai fondi per aggiornare il parco macchine e gli altri strumenti di difesa dalle gelate.
Durante la pandemia, insieme ad altri enti abbiamo avanzato progetti di sviluppo di nuove tecniche e tecnologie per produrre efficientando l’uso dell’acqua e della concimazione, grazie a sistemi di controllo in grado di capire le dotazioni del terreno e le reali necessità delle piante. Facciamo esperienza con ammendanti organici per il sequestro della CO2 e per migliorare il suolo. Questi scarti organici sono rifiuto umido di noi cittadini che lo destiniamo alla campagna per una risposta immediata sulla fertilità.

Se la tutela è dagli eventi atmosferici e dalle aggressioni parassitarie, la ricerca è invece finalizzata per dare risposte ai bisogni dei Soci, sulla sostenibilità delle produzioni, la conservazione dell’ambiente e dei suoi ecosistemi. Queste sono alcune delle più importanti attenzioni da porre in agricoltura, di certo tra le più urgenti da riconsiderare su nuove strategie. A loro si aggiungono le considerazioni economiche: il controllo dei costi di produzione e di gestione, e studiare con continuità queste tematiche è fondamentale per avere dati aggiornati e monitorare appunto l’andamento dei costi in un contesto di precarietà economica dei paesi europei.
I soci di Granfrutta Zani hanno il vantaggio di fare azione comune in una cooperativa che coordina e segue l’aggiornamento necessario, promuovendone l’applicazione. In una cooperativa trovi la possibilità di sperimentare, sfrutti le competenze necessarie per le certificazioni, la sicurezza alimentare e sul lavoro. L’agricoltore deve essere consapevole di queste necessità e di come trovare le relative soluzioni.

La valorizzazione di un prodotto riguarda la fase produttiva ma anche la promozione e vendita del prodotto. Granfrutta Zani è distributore di importanti brand di frutta di qualità e questo valore garantito è un eccellente percorso di crescita per la cooperativa e i suoi soci. Lo sviluppo dei brand ha tra i suoi compiti il controllo delle superfici produttive e già questo permette di regolare l’offerta.

I consorzi, o club, hanno rigide linee guida per la produzione legate alla qualità, alla sostenibilità, all’aspetto ambientale, alla comunicazione e il marketing. Direttive che il nostro gruppo tecnico aiuta ad applicare per poter garantire ai soci questo solido percorso di crescita.

Granfrutta Zani ha il suo brand, Solatia, con cui distribuisce solo frutta di stagione extra, e partecipa coi suoi soci alla coltivazione di varietà che emergono nel banco ortofrutta con marchi quali Pink Lady, Dorì, Metis, Candonga, Gilda, Joya, Sweeki. Emergono perché di qualità nel gusto e nelle proprietà organolettiche. Il marchio garantisce tutto questo e rappresenta una tutela sul prezzo.
La stessa esigenza vede la partecipazione di Granfrutta Zani alla società consortile “Una Pera”; questa riunisce oltre il 60% dei produttori di pere dell’Emila Romagna e fra i principali obiettivi che si è posta UNAPERA vi è la costituzione di un gruppo tecnico e commerciale per fornire una prima offerta congiunta di prezzo alla GDO e non giocare al ribasso.

Come la cooperativa è una riunione di soci con un interesse comune, su ambiti di crescita e ricerca non competitivi, Granfrutta Zani si affianca ad altre organizzazioni di produttori per consolidare il suo sviluppo e i benefici per i suoi soci.
Rinova” ne è l’esempio: tavoli tecnici dove affrontiamo tutte le tematiche relative all’innovazione tecnologica. In “Rinova” organizziamo ricerca e sperimentazione con il supporto di professionisti del settore, e di competenze accademiche.
Granfrutta Zani è socia anche in “Origine”, formata da diverse organizzazioni di produttori per la commercializzazione di kiwi, pere… e con la possibilità di introdurre altre specie frutticole.
Altro progetto che ci vede impegnati con altre OP è il Mas Pes, finanziato per la ricerca di varietà di albicocche e pesche per questo territorio, resistenti a malattie fungine e virus.

Da presidente e tecnico, credo che l’agricoltura basata prevalentemente sulla chimica stia intraprendendo un percorso in netto declino. Noi non dobbiamo fare esercizio di opposizione ma capire in fretta come fare questa transizione e mettere in gioco risorse, progetti… Dobbiamo andare in questa direzione con l’obiettivo di mantenere la produttività nei campi dei nostri Soci. Siamo davanti a un futuro nuovo, dove ci deve spettare di diritto un ruolo di rilevo per caratterizzare e guidare il cambiamento.

GIULIANO DONATINato nel marzo del 1960, è stato eletto presidente di Granfrutta Zani nel 2020. Con l’azienda che conduce insieme alla sorella Rossana, dal 2005 è socio della cooperativa. Per Granfrutta Zani è stato per circa 15 anni responsabile tecnico agronomico, applicandosi primariamente alla produzione integrata e al contenimento dell’impatto ambientale delle coltivazioni.

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